domenica 6 luglio 2008

La conversione di Saulo


"La Conversione di San Paolo di Caravaggio è il punto di partenza di una vera rivoluzione: quella per cui il mondo è visto non dal punto di vista dell'uomo, ma dal punto di vista del cavallo da cui Saulo è caduto. Sono presenti nella scena un vecchio e un cavallo che grazie all'intervento divino alza lo zoccolo per non calpestare Saulo, che ha perso il controllo della situazione tra lo stordimento della caduta e la folgorazione della fede..." (Sgarbi)

Il punto di vista del cavallo è diverso da quello dell'uomo "politico", e per politico si intende lo sguardo finalizzato al raggiungimento di scopi che richiedono il superamento di "ostacoli","prove" e "confronti".
Nella mentalità corrente è sempre più diffusa la convinzione che il successo si possa conquistare addestrando la mente (il cavallo) a focalizzare la concentrazione sugli obiettivi, seguendo un percorso definito da progetti di pianificazione delle risorse disponibili, programmi e piani di fattibilità (il cavaliere).

La mente in effetti obbedisce ai comandi dell'io razionalizzatore, ma fino a un certo punto. Generata dai sentimenti corporei provati dall'anima (Maria), la Mente (la Vergine Maria) non può andare oltre i propri limiti neurobiologici. Così come il cavallo si rifiuta di saltare l'ostacolo, obbedendo all'istinto di sopravvivenza che lo costringe a regolare l'azione in base alla capacità cardiaca di "reggere lo sforzo", così la mente dell'uomo non può ignorare la dimensione psichica, emotiva ed esistenziale dell'esperienza. Esiste una bella diffenza tra il pensiero critico generato dalla razionalizzazione analitica delle risorse e delle potenzialità espressive, e la razionalità istintiva del "cuore", per cui tutto ciò che viene compiuto obbedisce alle leggi naturali dell'organismo "individuale e collettivo".

Vivere in armonia con se stessi e il mondo richiede una scelta. Di solito si dice che è sufficente ascoltare se stessi, i bisogni del corpo, le emozioni dell'anima, la voce della coscienza....fino ad evolvore nella percezione del Se, di cui il cavallo è l'emblema. Il punto di vista del cavallo coincide infatti con la percezione naturale di coloro che adeguano la funzionalità automatica del cervello alle "vibrazioni" del cuore. Prerogativa degli atleti, degli attori e degli artisti, la percezione del Se diventa a tutti gli effetti la manifestazione tangibile della capacità naturale dell'istinto (atleti), della pulsione psichica (attori) e della creatività (artisti) di modellare, controllare e modificare l'attività cerebrale in conformità alle "informazioni" proveniente da tutto il "sistema sensoriale " costituito dalla pelle, dagli organi e dalle ghiandole connesse attraverso i "nervi" al plesso solare.

Quanto più il "sistema sensoriale" è 'permeato" di anima emotiva (Maria), coscienza razionale (la Vergine) e intelletto creativo (la Madonna) quanto più l'atleta, l'attore e l'artista sono in grado di tradurre l'intelligenza muscolare, comunicativa ed espressiva (Il Mercurio/Bambino Gesù) in consapevolezza motoria, psichica e percettiva (il Se testimone). Il punto di vista del cavallo è possibile nel momento in cui il "cuore" diventa il punto vitale della mente e il punto nevralgico dell'intelletto dell'anima.

Saulo, interprete della razionalità finalizzata al raggiungimento prefissati dall'ego, intravede sulla "Via di Damasco" (la Via dell'introversione) l'immagine della croce, simbolo della possibile trasformazione del metabolismo cerebrale dell'ego negli istinti, pulsioni e desideri del Se. Che cosa avviene di fatto? Saulo non è folgorato da una fede astratta, ma dal "punto di vista" della mente (il cavallo) che origina dal cuore, per cui cade disarcionato per effetto di una improvvisa rivelazione che gli fa avere l'esperienza di essere cieco e impotente in rapporto alla Realtà.

La "scienza alchemica" descrive il fenomeno come una improvvisa ripolarizzazione dei due poli magnetici. Il polo sud del cuore diventa il polo nord del cervello e viceversa.
La conversione di Saulo in San Paolo è di fatto una conversione della percezione dell'ego (Saulo) , nela percezione dell'anima (San Paolo) attuata attraverso l'inversione dei nodi magnetici. La razionalizzazione delle azioni, dei gesti e delle parole imposte dal Se ha un effetto dirompente nella vita dell'individuo, al punto che San Paolo concluderà la sua vicenda "artistica" affermando di essere diventato una cosa sola in Cristo, emblema del Se Supremo (transpersonale), ovvero dell'individuo che rinuncia al proprio punto di vista per abbracciare una "visione universale" dell'esperienza umana e spirituale.

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